Come detrarre le spese per l'acquisto di una poltrona reclinabile

Redazione Romana Poltrone
detrazioni spese per acquisto poltrone

Le problematiche di tipo motorio, oltre a coinvolgere la deambulazione, vanno ad intaccare anche semplici movimenti quotidiani: mettersi seduti e rialzarsi in piedi possono diventare azioni impossibili da portare a termine senza gli giusti strumenti, ed in questo senso le poltrone per disabili diventano un alleato validissimo, in grado di poter risolvere i problemi legati ad un’inefficienza locomotoria, sia momentanea che definitiva.

Lo Stato, per venire incontro a chi soffre di patologie motorie, favorisce l’acquisto delle poltrone sanitarie attraverso alcune agevolazioni di tipo fiscale, che vedremo in questo articolo.

Riduzione dell’IVA al 4%

La prima agevolazione fiscale riguarda la riduzione dell’IVA al 4%: per le persone con un handicap certificato e riconosciuto dal sistema sanitario, è possibile acquistare una serie di mezzi necessari a deambulazione e sollevamento usufruendo di uno sconto sull’IVA che passa dal 22% al 4%.

 Tra questi mezzi rientrano anche le poltrone automatiche, e per ottenere l’incentivo sarà necessario fornire la documentazione che attesti il diritto ad usufruire della Legge 104/92 da parte della persona affetta da disabilità.

È inoltre possibile usufruire della riduzione dell’IVA al 4% anche per l’acquisto di altri elementi: le protesi e gli ausili riguardanti menomazioni funzionali permanenti (compresi pannoloni per l’incontinenza, traversine, letti e materassi ortopedici e cuscini antidecubito per la sedia a rotelle), le apparecchiature per non udenti, i sussidi tecnici ed informatici che servono a rendere il disabile più autosufficiente e tutti quegli strumenti utili a compensare deficienze o infermità.

Detrazione IRPEF del 19%

La seconda agevolazione riguarda la detrazione IRPEF del 19% in sede di dichiarazione dei redditi: le poltrone relax rientrano infatti in quella definizione di Dispositivi Medici a marchio CE; la detrazione in questione è applicabile a partire da una franchigia minima di 129,11 euro, che ha validità per tutte quelle spese di tipo sanitario, come appunto le poltrone sanitarie (che rientrano tra i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione ed al sollevamento) e tutti i sussidi tecnici ed informatici utili all’autosufficienza ed all’integrazione. Per ottenere la detrazione fiscale bisognerà presentare la fattura che descriva il dispositivo medico in questione ed il soggetto che ha sostenuto la spesa, avendo cura di accertare che il dispositivo sia contrassegnato dal marchio CE nel rispetto nelle direttive europee.

Le poltrone per disabili sono strumenti realizzati pensando al benessere del cliente ed alle sue esigenze: grazie alle sue caratteristiche peculiari, una poltrona sanitaria sarà in grado di migliorare lo stile di vita di una persona disabile, che deve fronteggiare quotidianamente una serie di problematiche e limitazioni parecchio rilevanti.

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